venerdì 11 gennaio 2013

In ricordo di James Buchanan

Davide Fiammenghi ha pubblicato in data 9/1/2012 un post su FB e che riportiamo.


Oggi, è morto James Buchanan (3/10/1919 – 9/1/2013), uno dei padri della teoria della scelta pubblica, Nobel memorial prize for economics nel 1986, autore familiare coi classici italiani di finanza pubblica che oggi, da noi, sono quasi dimenticati. Buchanan, come altri, vedeva politici e burocrati statali non come benefattori, ma come attori egoisti e auto-interessati che usano la politica di spesa per il proprio tornaconto. A lui dobbiamo l’importante osservazione che i benefici della spesa pubblica sono concentrati, mentre i costi in termini di pressione fiscale sono diffusi; il corollario, altrettanto importante, che i taxpayers sono meno capaci di organizzare i propri interessi rispetto ai burocrati pubblici e ai loro clientes; la conclusione che la spesa tende a crescere in maniera incontrollata e che occorrono vincoli legislativi per controllare la finanza pubblica.

In un paese portato allo sfascio dalla spesa pubblica clientelare, in cui lo stato stesso distrugge la base produttiva nazionale, Buchanan è una lettura quasi sovversiva; andrebbe studiato nelle scuole superiori, al posto dei colpi di fioretto retorici da liceo.

Nessun commento:

Posta un commento