L'errore di un certo antieuropeismo ma anche di un certo europeismo è pensare l'Europa come un grande stato italiano, dove si dispensano pensioni, rendite e privilegi, e non comprendere che la Ue è un grande campionato tra stati sovrani (quelli europei) che concordano regole comuni pacifiche per affrontarsi in campo. In molti antieuropeisti, ma anche in molti europeisti, purtroppo, vedo soltanto la nostalgia del baraccone italiano su scala continentale.
Come in questo paese si è smarrita completamente la complementarietà tra libertà e responsabilità, e tra diritti e doveri, così si proietta questo proprio mondo "interiore" sull'Europa per condannarla, gli antieuropeisti che colgono l'impossibilità di questa aspirazione, e alcuni europeisti, che si illudono della fattibilità di questa aspirazione. Sarebbe meglio pensassimo a giocare e bene le partite possibili, invece che perdersi nella sterile critica delle regole del gioco.
Come in questo paese si è smarrita completamente la complementarietà tra libertà e responsabilità, e tra diritti e doveri, così si proietta questo proprio mondo "interiore" sull'Europa per condannarla, gli antieuropeisti che colgono l'impossibilità di questa aspirazione, e alcuni europeisti, che si illudono della fattibilità di questa aspirazione. Sarebbe meglio pensassimo a giocare e bene le partite possibili, invece che perdersi nella sterile critica delle regole del gioco.
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