venerdì 13 marzo 2015

Italia: paese della retorica demagogica

di Mario Saccone
Grande mobilitazione per il 28 marzo a Roma per la manifestazione indetta dalla FIOM. Sembra che il problema italiano sia la contrapposizione tra il Job Act el'articolo 18. Il dibattito è risibile da entrambe le parti. L'articolo 18 (insieme all'articolo 1 quello della repubblica fondata sul lavoro e ad altri sparsi qua e là a condire l'insalata) non ci ha risparmiato, fin dall'inizio della repubblica ad oggi, diversi milioni di disoccupati, inoccupati ed espulsi dalle piccole imprese. Il job act d'altro canto non porterà i previsti lavori e capitali stranieri: fino a che per avere un permesso dalla pubblica amministrazione ci vorranno anni e per risolvere una causa altri anni, per questi motivi e non per l'articolo 18, nessuno si arrischierà a metter su aziende il Italia.
Ma è così bello discutere nel mondo delle idee: parlare della più bella Costituzione del mondo in uno dei peggiori stati del mondo. Ma visto che non c'è rapporto tra la bellezza della Costituzione e il paese, che è brutto assai, a che è servita la bellezza della Costituzione? Siamo in un paese che è nato sotto l'egemonia di due integralismi (DC e PCI per chi se lo fosse dimenticato) e la nostra costituzione è una inutile opera di retorica che si situa in quell'empireo completamente astratto in cui i due integralismi in tutto opposti potevano trovare un accordo: su parole che non implicassero nessun impegno concreto. Chi non è d'accordo sul lavoro, sulle opportunità per tutti, sull'uguaglianza? Tutti sono d'accordo! e quindi scriviamolo pure, tanto sono solo parole, come nella migliore tradizione secentista da cui la nostra classe politica chiaramente deriva.
La Costituzione sarà bella ma è inutile. Perfino Zagrebelsky in un momento di lucidità, di cui si deve essere pentito subito, disse alla Camera del Lavoro a Milano alcuni anni fa “Ma comunque con una costituzione brutta si possono fare buone leggi e con una bella costituzione leggi pessime” e qui si continuano a fare leggi pessime e inutili. E la più grande produttrice di queste leggi pessime è proprio la sinistra che così può dedicarsi a retoriche declamazioni, ma non è stata capace di metter su un welfare decente, come sarebbe stato il suo compito. I poveri Tedeschi, Svedesi, Danesi, Inglesi, Francesi con quelle Costituzioncelle bruttine e zoppicanti che fanno sorridere i nostri costituzionalisti, invece hanno un welfare completo che permette, a chi non ha lavoro, di sopravvivere. Il nostro sindacato tutela solo (male peraltro) i lavoratori delle aziende medie e grandi, i lavoratori delle piccole non hanno nessuna tutela e non frega niente a nessuno neanche al prode Landini. Non è questa un sindacalismo corporativo? Non parliamo poi del sindacato della Funzione Pubblica.
Ma no! tutti in piazza contro Renzi, neanche fosse diverso da Bersani o Cuperlo. Si dice scandalizzati che lui vuole rottamare il Senato e ridurre la dialettica democratica! La dialettica democratica si è interrotta da tempo tanto è vero che il paese si sente così poco rappresentato che ormai meno del 50% vota. Sarebbe più corretto dire che Renzi sta riducendo la dialettica oligarchica, non quella democratica. Cioè non riduce gli spazi democratici ai cittadini, a cui gli spazi sono già stati tolti da quelli prima di lui, compresi quelli che contro di lui protestano, ma li vuole ridurre agli altri oligarchi: a Bersani, a Cuperlo, a (ma qui mi vien da ridere) Civati . Certo due oligarchie che si contrappongono potrebbero offrire spazi di democrazia ai cittadini, ma allora non ci si accoda ad una fazione, ma si fa “pagare” l'aiuto richiedendo leggi sensate, come appunto il welfare per tutti e non il ripristino del'art 18 che serve solo ai lavoratori delle grandi fabbriche e della PPAA. Ma guarda caso un welfare vero per tutti non lo vuole nessuno di questi, ne Renzi, ne Bersani, ne Cuperlo, ne il sindacato perché intaccherebbe il loro potere di ricatto e di clientela.
Allora dobbiamo andare a Roma per sostenere gratis, anzi a nostre spese, un pezzo di oligarchia contro un'altra? Non mi sembra il caso

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