La vita è lotta. Perchè la scuola rifiuta di insegnarlo e tanto meno insegna a lottare?
Una riflessione di Carlo Annoni con la coda di discussione cui ha dato luogo su Facebook il 10 aprile 2013.
Sul fatto che la scuola italiana produca risultati disastrosi (e specialmente quando opera su genere maschile) penso ci siano pochi dubbi. Cosa non funziona nella scuola? Mi sembra di aver notato troppo frequentemente mancanza di responsabilizzazione dei discenti, mancanza di senso di responsabilità docenti, a volte aver trovato gente che sa fare poco il proprio lavoro o lo fa con scarso impegno, o non aver visto all'opera sistemi di incentivazione - positivi e negativi - verso i giovani.
Ma ciò che trovo più fallimentare è l'incapacità di insegnare ai ragazzi a lottare, e la non volontà di insegnare che la vita è lotta. Se oggi ci lamentiamo di un sistema dove si procede solo per cooptazione e per nomine dall'alto è anche perchè i nostri ragazzi sono stati educati alla passività.
La scuola rifiuta di insegnare ai giovani che la vita è lotta, competizione dura, in cui ci sono regole, che pongono dei limiti a quanto è consentito fare, ma non a lottare.
La scolarizzazione di massa all'italiana, diseducando alla lotta, ha così contribuito a creare un paese passivo, incline alla ribellione ma incapace alla lotta, che è determinazione e costanza e non furia isterica.
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