lunedì 8 giugno 2009

Il diluvio è proseguito..

Solo 10 province assegnate al centrosinistra, invece delle attuali 50, 29 province assegnate al centrodestra, invece delle 9 attuali. Le altre 23 province andranno, invece, al ballottaggio. (Fonte Adnkronos)


Dopo le Politiche 2008 ecco le amministrative 2009 a sancire la fine di una epoca politica..anche l'argine dei "buoni amministratori locali" ha ceduto e la destra si impossessa di buona parte delle ultime roccaforti amministrative nel nord.
Di fronte a questo sfascio la strategia del PD sembra rivolta solo ad impedire che crescano partiti in grado di competere sul mercato elettorale del PD.

(... continua..)

di Carlo Annoni



Le amministrative, ancor piu' che le Europee, mostrano il livello del disastro subito dal centro-sinistra.
Il cosidetto partito degli amministratori locali che fino a ieri aveva comunque garantito vittorie locali al centro-sinistra oggi subisce una vera disfatta.
L'assenza di POLITICA, di proposte e di idee riconducibili ad un centro-sinistra capace di dare risposte e di esserne credibile attore, alla fine è emersa travolgendo le ultime sopravvivenze amministrative del centro-sinistra al nord.
A fronte di questa disfatta cosa pensano gli strateghi del PD?
L'idea dei burocrati e notabili che guidano il PD è ora quella di alzare le barriere di ingresso nella scena politica per rimanere monopolista nella opposizione, al piu' in (scomoda e forse imposta) compagnia del populista Di Pietro.
Costoro pensano che una qualche crisi interna della destra ridia loro l'opportunità di riconquistare il potere oggi perso.
Costoro sbagliano! Se scontro ci sarà nella destra, un centro-sinistra senza idee e senza leader sarà solo una delle tante spoglie per i vincitori.
La storia del centro sinistra siciliano e di quello lombardo ne sono una tragica conferma storica.
Anche lì, nell'attesa di sfruttare le magagne della destra, un centro-sinistra senza idee e credibilità è a poco a poco diventato residuale nelle dinamiche politiche locali, al piu' buono per essere utilizzato in cambio di qualche bricola di sottogoverno.
Ritengo che la via per una rinascita di un moderno centro-sinistra debba passare attraverso la nascita di nuovi e piu' vitali soggetti politici, nascita sicuramente abortita nel caso di ulteriori restringimenti all'ingresso in politica.
Per questo serve battersi per invalidare il referendum elettorale di giugno, che crea una mostruosa premialità al partito di maggioranza relativa.
Chi crede in un futuro per le idee di libertà, uguaglianza e fraternità in Italia, non può farsi ingannare dai referendari e dai loro interessati sponsor.
Al referendum ci si astiene! E si invalida il referendum per dare modo a nuovi soggetti di nascere e crescere nell'area del centro-sinistra italiano.
Forse è pura illusione, ma mi auguro che a partire da oggi si riesca ad attivare il processo per costruire un soggetto politico laico e liberale in grado di competere con il PD per la leadership di un nuovo e diverso centro-sinistra.
Un soggetto che possa candidarsi credibilmente a guidare una modernizzazione dell'Italia nel segno di un rinnovato umanesimo e dei valori di libertà, uguaglianza e fraternità.

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