mercoledì 29 marzo 2006

Due settimane per voltare pagina

A meno di 2 settimane dal voto gli ultimi tentativi del centrodestra di nascondere il proprio fallimento si scontrano con la quotidiana realtà di gran parte degli Italiani.
Il tentativo sguaiato di portare l'attenzione su temi pretestuosi o di presentarsi come fossero all'opposizione, non sta pagando.
Questo però non deve far cadere l'attenzione nostra e di tutti gli iscritti; dobbiamo approfittare di questi ultimi giorni per convincere ogni indeciso. Dobbiamo spiegare a tutti i nostri interlocutori la proposta del centro-sinistra evidenziando inoltre la qualità e affidabilità del nostro gruppo dirigente in contrapposizione a quello della destra.

Intervento del Circolo Polis - Piacenza

Parlando con la gente, gli elettori, che incontriamo ai banchetti della campagna elettorale ci accorgiamo come il nostro Paese sia cambiato in peggio in questi cinque anni.
La discussione si incentra sempre, inevitabilmente, sulle stesse questioni. Il lavoro: per i giovani la precarietà, l’incertezza, la preoccupazione per il loro futuro; i genitori per quello dei loro figli. I soldi che non bastano mai: il potere d'acquisto che non è più quello di un tempo, falcidiato per le spese, non certo superflue, della vita di ogni giorno: l’affitto, il riscaldamento, i generi di prima necessità. Si incontra gente smarrita. Che pensava di essere benestante e oggi fa fatica ad ammettere, prima di tutto con se stessa, che non è più così.
Non è un’esagerazione elettoralistica. Questa è l'Italia che c’è; che attende da noi delle risposte, che è disposta a votarci perché ci assumiamo la responsabilità di affrontare e risolvere questi problemi come priorità. E’ questa gente che non ha voce che abbiamo il dovere di rappresentare.
Il centrodestra rinuncia a rivolgere a questa Italia delle proposte concrete, perché sa di non essere più credibile, essendo passato dalle promesse mirabolanti di cinque anni fa ad una realtà fatta di politiche che hanno aumentato la distanza tra chi sta bene e chi non riesce ad arrivare alla fine del mese. E allora tenta di divagare, di spostare l’attenzione su altri temi. Evocare fantasmi. Di alimentare paure, preoccupazioni, tra chi può temere le prospettive di una tassazione equa sui redditi speculativi. Infischiandosene di chi non ha né reddito né risparmio da tassare. Facendo filtrare un compiacente allarme terroristico nel periodo elettorale dall’amministrazione americana - che ha poi candidamente ammesso l’inesistenza di alcun fatto concreto ma solo una segnalazione del governo italiano -. Del resto, hanno detto gli americani, l'abbiamo fatto anche per le elezioni in Iraq e in Afghanistan! E ancora allarmi di nuove tasse dell'Ulivo: sui BOT, sulle eredità.
Li lanciano governanti che avendo assunto l'impegno di ribassare le tasse di un punto all'anno, alla fine del loro mandato lo hanno fatto per meno di un punto, concentrando le riduzioni sui più abbienti e lasciando agli altri – lo ricordiamo tutti – l’equivalente di un cappuccino. Finanziando quella riduzione con il taglio di servizi essenziali per tutti i cittadini. L’Ulivo – lo ha detto e lo ha scritto nel programma a futura memoria - non toccherà affatto la tassazione sui BOT, sui piccoli risparmi familiari, ridurrà piuttosto il peso dal 27 al 20% sui depositi bancari e postali, ma colpirà la rendita speculativa, che non ha nessun motivo di essere premiata fiscalmente: o vogliamo continuare a consentire a qualsiasi “furbetto del quartierino” di incassare, come la scorsa estate, milleduecentomilioni di euro di plusvalenze senza pagare un centesimo di tasse?
Ormai il centrodestra ha sclerato. Non ha più la forza di parlare del proprio inesistente programma, ma cerca di fare la caricatura delle proposte altrui, non per confrontarsi in modo serio, ma per eccitare irresponsabilmente paure infondate. Esasperando la campagna elettorale con le menzogne (mancavano solo i “bambini bolliti” della Cina comunista), l’invito all'odio e alla divisione: è questa la nuova destra moderata di stampo europeo che gli elettori di centrodestra hanno in mente e a cui ancora prestano credito?
Gli ultimi sondaggi dimostrano che questa strategia non paga: anche dopo le sceneggiate di Vicenza, il distacco resta immutato. I fantomatici sondaggi americani restano nei cassetti perché non potevano ribaltare la realtà. I cittadini, anche quelli incerti sembrano orientarsi progressivamente sulla immagine di serietà e di responsabilità che Prodi trasmette: meno fuochi di artificio ma affidabilità per affrontare questioni serie per il nostro Paese, per poter tornare a guardare con speranza al futuro. Meno di due settimane ancora di impegno perché l'Italia possa voltare pagina.

Nessun commento:

Posta un commento