Luigi Gazzola fa il punto sulle "sparate" berlusconiane e analizza i "successi" del governo della destra
Solo il 10 aprile conosceremo la vera risposta degli elettori sull'efficacia della forsennata maratona televisiva di Berlusconi. Per il momento i sondaggi registrano un aumento contenuto per Forza Italia, ma a danno prevalente degli alleati, mentre la coalizione di centrosinistra conserva uno stabile vantaggio maggioritario. Questo dicono i sondaggi di diversi istituti demoscopici mentre Berlusconi inventa sondaggi inesistenti, sostenendo che i sondaggisti italiani (quelli che andavano bene nel 2001) ora non valgono più (sono diventati comunisti?), o li commissiona ad agenzie straniere che – come peraltro anticipato dal premier stesso - registrano un fantomatico sorpasso.
Questa campagna elettorale berlusconiana verrà probabilmente ricordata come la più diseducativa delle campagne elettorali italiane, in cui la menzogna professionale è l'unico criterio che sembra guidare il Presidente del Consiglio, che per l'appunto non è solo il capo politico di un gruppo di partiti che si propone per governare, ma anche il responsabile della funzione di Governo di una grande democrazia occidentale, che ha il diritto di svolgere la sua campagna elettorale ma al tempo stesso il dovere di difendere insieme le regole fondamentali della convivenza democratica e la dignità del paese che sta governando. Scorrendo i commenti della stampa estera si ricava una situazione di tristezza nel constatare quale idea si è fatta l'opinione pubblica internazionale, di destra come di sinistra, del nostro paese. "L'accesso speciale a radio e televisioni di Berlusconi sarebbe ritenuto oltraggioso in ogni altro paese" commenta il corrispondente italiano di The Indipendent commentando l'accusa di Berlusconi di scarsa professionalità a tutti i corrispondenti esteri, colpevoli di voler fare domande al capo del governo italiano e di pretendere delle risposte, piuttosto che subire monologhi sconclusionati.
Berlusconi si attribuisce il merito dell'abolizione del servizio militare obbligatorio: è una legge approvata dal centrosinistra. Assicura gli italiani che con l'Unione al Governo ci saranno nuove tasse sulla casa: non c'è una sola riga del nostro programma che giustifichi questa affermazione, al contrario in questi anni non solo si sono costretti i Comuni ad aumentare l'Ici tagliando loro i trasferimenti dello stato, ma si sono aumentati i tributi sulla compravendita e sui mutui per la casa, si sono indebolite le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie introdotte dal centrosinistra. Accusa con manifesti 6x3 di cui è tappezzata l'Italia il centrosinistra di tolleranza con l'immigrazione clandestina e dimentica che il suo governo ha contemporaneamente varato una enorme sanatoria dei clandestini e una legge, la Bossi Fini, che, rendendo più ardua l'immigrazione regolare, ha fortemente incentivato quella clandestina, come dimostrano tutti i dati disponibili. Carico di procedimenti penali, di cui una parte eliminati dalle leggi ad personam, accusa la magistratura di connivenza con il centrosinistra, citando a sproposito fatti che la realtà smentisce.
Gli esempi potrebbero continuare.
Questo è il quadro in cui dobbiamo condurre la campagna elettorale; sarà un impegno di più quando saremo al governo per introdurre, e subito, norme severe contro questa gravissima alterazione del normale gioco democratico. Per l'oggi dobbiamo ancora ringraziare il Capo dello Stato per la difesa gelosa, nell'ambito delle proprie modeste competenze in materia, di un minimo di agibilità democratica. Tutto lo strapotere di Berlusconi in campo televisivo non può sostituire la mancanza di argomenti, il fatto del suo fallimento nell'azione di governo e soprattutto non può arginare la grande voglia di cambiamento del popolo italiano. A noi sta puntare sulla gigantesca efficacia dei buoni argomenti, della credibilità di Prodi come serio capo di un governo di un grande paese occidentale, della mobilitazione di milioni di elettori che credono nella possibilità di far andare meglio l'Italia.
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