Testo completo della proposta presentata da UIL in occasione del congresso provinciale
Il Comune di Piacenza, l’Amministrazione Provinciale di Piacenza, la Prefettura, la Camera di Commercio, le Università, il C.S.A., la Questura, l'Azienda USL di Piacenza, la Banca d'Italia, l'Ente Poste, Tempi Agenzia, Tempi Servizi Spa, la Confindustria, la Confartigianato, la Libera Artigiani, la Cna, la Lega delle Cooperative, la Confcooperative, la Confesercenti, la Confcommercio, le Organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL, i coordinamenti femminili di CGIL-CISL e UIL, la Fondazione di Piacenza, le Amministrazioni dei comuni limitrofi, si impegnano a realizzare un progetto di riorganizzazione degli orari e dei tempi della città di Piacenza.
1. Il governo del tempo
Il tempo assume oggi una rilevanza strategica e diventa sempre più una risorsa preziosa da investire con oculatezza. Nelle città i ritmi di vita e l'uso del tempo non sono più scanditi come in passato da una prevedibilità facile da governare e i singoli cittadini devono sempre più fare i conti con un sistema complesso. Per questi motivi è nata l'idea che anche il tempo della città, come il territorio, possa essere coordinato e governato dall'Amministrazione Comunale.
L'art. 36, terzo comma, della legge n. 142/1990, "Ordinamento delle autonomie locali", attribuisce al Sindaco, in via esclusiva, competenze di coordinamento degli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici, dell'artigianato e della pubblica amministrazione, al fine di armonizzare le esigenze complessive dei cittadini, utenti e lavoratori. Il coordinamento dei tempi cittadini viene posto inoltre come vincolo per la riorganizzazione degli Enti Locali nelle leggi n. 125/91, "Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro", e nella legge n. 241/90, "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi".
Negli ultimi anni sul tema, anche a Piacenza, è cresciuto un patrimonio di riflessioni, proposte e sperimentazioni soprattutto per merito delle donne; molti sono stati gli studi realizzati e in alcune città italiane sono state avviate esperienze per realizzare tempi e orari di vita più rispettosi delle esigenze dei cittadini. Anche l’iniziativa ultima della “Giornata del Cittadino” ha stimolato la riflessione su tale tematica, ed ha evidenziato la disponibilità di soggetti sociali, enti e istituzioni al coordinamento degli orari e dei tempi della città.
Il Comune di Piacenza intende assolvere a questo compito istituzionale attraverso un percorso concordato con gli attori sociali, le istituzioni e il coinvolgimento delle amministrazioni comunali limitrofe in modo che tra il Comune capoluogo e l'area metropolitana vi sia il miglior coordinamento per le iniziative che si renderanno necessarie.
2. Gli obiettivi
Obiettivi dell'azione coordinata dei soggetti istituzionali e sociali citati sono:
· migliorare la vivibilità della città attraverso l'organizzazione delle attività con una loro diversa distribuzione nel tempo e nello spazio nonchè attraverso nuovi orari dei servizi pubblici e privati, ritenuti più adeguati alle richieste dei cittadini utenti;
· contribuire alla riduzione della congestione da traffico e del conseguente inquinamento atmosferico e acustico sia attraverso una più razionale distribuzione delle attività durante la giornata che attraverso l'eliminazione degli spostamenti inutili;
· favorire orari di lavoro maggiormente differenziati e flessibili, orientando l'utilizzo delle quote di riduzione dell'orario di lavoro previsto dai contratti collettivi, alfine di renderli funzionali alle esigenze e ai diversi stili di vita dei cittadini;
· svolgere un'azione sinergica per incentivare il decentramento dei servizi, dei punti di erogazione degli enti della Pubblica Amministrazione e dell'utilizzo dei più moderni strumenti informatici e telematici (anche con la messa in rete delle P. A.).
3. Il Piano di Coordinamento dei tempi, degli orari e degli spazi della città
Sulla base di questa premessa e del quadro legislativo di riferimento le parti convengono su alcuni criteri guida per la predisposizione del Piano Regolatore degli Orari:
· differenziare gli orari e le sedi, prevedendo sportelli polifunzionali attraverso la messa in rete delle competenze e delle responsabilità, in modo tale da garantire il più esteso utilizzo di uffici e servizi, alle diverse fasce di cittadini;
· aumentare la flessibilità dell'orario di lavoro in modo che gli orari dei servizi siano organizzati in maniera funzionale alle esigenze dell'utenza, nell'ambito delle norme sindacali che lo regolano;
· diffondere l'informazione in modo tale che il cittadino sappia quando un servizio è fruibile e questo sia un diritto garantito;
· sviluppare l'equità sociale in modo che l'uso del tempo, l'accessibilità ai servizi e le opportunità offerte dalla città siano combinate con una maggiore efficienza delle risposte dell'intero sistema urbano, in particolare verso categorie sociali più deboli (anziani, bambini, disabili, disoccupati ecc.) e con le esigenze della vita delle donne.
Ciò comporta ripensare e modernizzare l'intera organizzazione dei tempi, degli orari e degli spazi della città e dei servizi pubblici e privati per realizzare una più elevata qualità della vita e consentire ai cittadini di essere più liberi di scegliere come gestire il proprio tempo.
4. Gli impegni
I soggetti firmatari del presente protocollo d'intesa assumono reciprocamente i seguenti impegni:
· che qualsiasi iniziativa assunta in materia di orari e ogni sperimentazione rivolta al cambiamento di uno o più orari sia inserita in un progetto del Piano di Coordinamento dei tempi, degli orari e degli spazi della città;
· che sia costituito un tavolo tecnico-negoziale che dia suggerimenti utili e trasformi in azioni efficaci gli orientamenti emersi dagli studi effettuati e dal Piano di Coordinamento.
In particolare modo, il Comune di Piacenza predisporrà attraverso l’Assessorato competente un apposito "Piano di Coordinamento dei tempi, degli orari e degli spazi della città" che includerà le regole generali per la modifica dei ritmi della città e dell'uso del tempo individuale, nonché di proporre e realizzare innovazioni che a livello sociale potranno essere messe in atto per raggiungere una migliore vivibilità della città, si impegna a:
· ricercare speciali intese con i Comuni dell'area piacentina interessati agli spostamenti pendolari da e per Piacenza, affinchè il Piano di Coordinamento corrisponda alle comuni esigenze delle popolazioni le cui atttività economico-sociali sono così fortemente integrate;
· istituire una Consulta cittadina permanente sugli orari, rappresentativa dei soggetti istituzionali e collettivi che intendono contribuire alle scelte e farsi carico degli orientamenti per applicare il Piano di Coordinamento. Nell'ambito della Consulta si sottolinea l'importanza che il genere femminile, in quanto rappresentanza di una parte di popolazione così legata all'organizzazione dei tempi esprima il suo specifico parere nell'obbiettivo di un miglioramento delle condizioni di vita.
Inoltre:
· Il Comune Piacenza si impegna a migliorare l'accessibilità e il funzionamento dei propri servizi e a trovare le risorse necessarie per rendere concretamente possibile gli accordi raggiunti sul tema degli orari e dei trasporti (per esempio: raddoppiando le corse degli autobus in alcune fasce orarie, prevedendo i costi del trasporto scolastico non a carico delle famiglie, ecc.);
· La Prefettura, la Camera di Commercio, la Questura, l'Università, il Centro Studi Amministrativi, l'Azienda USL, la Banca d'Italia, l'Ente Poste si impegnano a valutare e concordare con l'Amministrazione comunale gli orari e la durata dei servizi forniti ai cittadini, tenendo conto degli orari dei trasporti, della mobilità e dei flussi di traffico.
· Il Comune di Piacenza si impegna ad costituire l'archivio "Tempi, Spazi e Orari della città".
· Le Associazioni imprenditoriali e le Organizzazioni sindacali si impegnano a studiare e a concordare ipotesi di utilizzo delle quote di riduzione dell'orario di lavoro come previsto dai contratti collettivi;
· Tempi Agenzia e Tempi Servizi Spa. si impegnano a valutare e a concordare modifiche degli orari dei propri servizi al fine di rispondere alle esigenze degli utenti e decongestionare il traffico.
Nessun commento:
Posta un commento