giovedì 12 gennaio 2006

Per il partito democratico

Idee e proposte da Giovanna Celaschi in merito alla costruzione del partito democratico

Stanno succedendo fatti in questo periodo di una gravità paurosa e disperante .Ci sono oggi in Italia persone che possono fare, distruggere, interpretare, impedire, sospendere o eludere una legge, siamo in mano al Dio denaro . Impera il trasformismo, si è pronti a cambiare tutto, partito, valori,ideologie, se l’altro è più conveniente. L’insegnamento dell’onestà, l’insegnamento che la “cosa” altrui va gestita e curata meglio della propria per poterla restituire integra o meglio di come era prima, l’insegnamento del non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te, non esiste più. Viviamo in un mondo dove si è disposti ad essere chiunque pur di essere qualcuno. Tutto deve apparire, l’essere non conta, in un bagno di qualunquismo qualunque.
Lo stile di vita normale non esiste, oggi ci vogliono montagne di soldi in banca, villone, elicotteri, super barche, bisogna occupare la scena, non ha importanza se dalla bocca non escono parole intelligenti, basta esternare o fare due battutine alla portata di tutti e questo vale per chi va a governare a Roma come al piccolo paese.
Dicono che la politica non interessa più nessuno, ma non è vero. Il politichese non interessa, anzi è rifiutato da tutti, ma la politica, i problemi cruciali del paese, i suoi interessi e il suo destino, ci riguardano eccome! Interessa il potere d’acquisto delle famiglie,la sorte delle imprese, il lavoro e i suoi contratti, le tasse i giovani , la casa, il rispetto dei diritti,l’obbligo dei doveri, la scuola, l’efficienza dei servizi pubblici, la sicurezza, la rapidità e l’equità della giustizia. Interessa l’indipendenza delle istituzioni.
Ogni generazione ha sempre guardato avanti, aspettandosi qualcosa di nuovo e lavorando per questo. Ora non si pensa al dopo , si rimedia al momento .Cresce la pena, la delusione profonda di sapere che in questa cultura dovranno crescere i nostri figli.
I partiti oggi sono fermi , niente giovani , poche donne , zero ceti emergenti.
Due grandi culture democratiche e popolari ci sono in Italia: quella di matrice socialista e quella cattolica. Inoltre la democrazia è un metodo che non tollera che un solo uomo occupi il palcoscenico politico per quanto capace e carismatico esso sia.
CHE FARE ALLORA?
Creare quella forza unica riformista, socialista,laica,cattolica,ambientalista, che sarà il PARTITO DEMOCRATICO.
Motivare l’elettorato per poter ricostruire un paese più grande, più umano,dove sostenere i deboli e dove non considerare i poveri dei falliti.
Un paese dove il “rubare” torna ad essere una colpa sociale, una vergogna da nascondere ai figli e agli amici, e non come è ora un merito da celebrare nelle feste mondane.
Un paese dove torni ad esserci l’orgoglio di essere persone perbene,le persone che indipendentemente dalle convinzioni politiche e dalle appartenenze di classe, pensano che una persona perbene debba attenersi a regole anche non scritte, anche non contemplate dal codice : regole di decenza, di rispetto del prossimo, di buona educazione, di misura, di rifiuto delle menzogne.
Un paese che considera incivile il dire e disdire, le false vanterie,le false promesse, le ostentazioni volgari, le arroganze, le prepotenze, insomma il comportarsi da villani e soprattutto da villani rifatti.
Un paese dove esista ancora l’opinione pubblica.
Per disegnare il PARTITO DEMOCRATICO senza intenzione(come dice Gitti sul Corriere della Sera) di aggiungere un altro partito ai troppi che già esistono, occorre movimentarsi. Il percorso è su un terreno irto di pietre e viscido.
Né la fretta eccessiva ma neanche la lentezza eccessiva .La D.C. è nata in 2 anni e ha governato per 43 anni. Forza Italia è nata in 6 mesi e sta governando da 5 anni .
Ci sarà da dialogare approfonditamente per appianare le divergenze, con l’unico strumento a disposizione della democrazia, il voto. Gli aspetti organizzativi si risolvono rapidamente bisogna però creare le condizioni .Anche i parenti scomodi vanno fatti entrare, se accettano le regole comuni e appoggiano lealmente le decisioni democratiche, se no le porte sono aperte……
Ecco che c’e il bisogno di creare,come in altre città già avviene un MOVIMENTO PER IL PARTITO DEMOCRATICO.
I movimenti si possono costituire anche per perseguire un unico obbiettivo, anche per un tempo limitato,possono scegliere di agire tra i cittadini con qualsiasi metodo legale e non debbono avere necessariamente un’organizzazione. I movimenti si possono accontentare di evidenziare i problemi della società, i partiti hanno il dovere di prospettare le soluzioni.
Le condizioni sono quelle di far si che le forze riformiste abbandonino gli stereotipi che le fa continuamente litigare, quello del comunista e quello del democristiano. In una casa comune uno può appendere (come dice Casson) la Madonna di Lourdes nella sua stanza e l’altro il ritratto di Marx, ma non possono pretendere di volerli appendere nelle stanze di uso comune.
La laicità costituisce l’essenza della democrazia moderna,la Chiesa ha il diritto di parlare di tutto, si ascolta poi si decide autonomamente nel rispetto dello Stato laico.
Il FUTURO PARTITO DEMOCRATICO DOVRA’ TROVARE ADESIONE DI DONNE E UOMINI LIBERI, DISPOSTI A METTERSI INSIEME NON IN RAGIONE DI APPARTENENZA, MA DI CONDIVISIONE DI IDEE E DI PROGETTI , dovrà trovare la sua forza e la sua legittimazione in forme di partecipazione che coinvolgono direttamente i suoi sostenitori .
Affinché questo sia non un sogno e non rimanga un progetto perché non creare anche nella nostra città un MOVIMENTO PER IL PARTITO DEMOCRATICO?

Giovanna Celaschi

Nessun commento:

Posta un commento