In data 27/7 presso il Comune di Piacenza si è svolto un incontro tra Amministrazioni locali (Comune e Provincia), Regione e Associazione Pendolari di Piacenza.
Le Amministrazioni locali erano rappresentate dal Sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, e dall'assessore ai trasporti della Provincia, Patrizia Calza.
Oggetto dell'incontro la proposta di servizio delle Ferrovie per i cittadini dell'Emilia-Romagna.
Il metodo da tempo auspicato per un confronto preliminare sulle proposte è stato rispettato.
Tutto bene dunque?
Non certo nel merito della proposta, che vede i pendolari ed i viaggiatori di Piacenza fortemente penalizzati, sia in termini di servizio che di costo.
La proposta prevede infatti l'eliminazione dei treni Interregionali e la loro sostituzione da parte di Intercity e Regionali.
Se consideriamo che
* gli Intercity non effettuano le fermate di Fiorenzuola, Lodi, Milano Rogoredo e Milano Lambrate
* i regionali, per affermazione del rappresentante dell'Emilia-Romagna, vista la lentezza, vanno bene per chi deve fare al più un paio di fermate
ne concludiamo che, in termini di servizio, coloro che per studio e lavoro viaggiano verso la metropoli lombarda, subiranno un drastico peggioramento della qualità della vita.
Oltre al danno vi è poi la beffa per noi piacentini.
Infatti consideriamo che oltre al peggioramento del servizio corrisponderà da subito un aumento dei costi di trasporto.
Infatti la Regione ha promesso di intervenire con i propri soldi (cioè quelli di noi contribuenti) a calmierare gli aumenti, ma
* una parte del costo ricadrà sui pendolari mentre per i viaggi fuori abbonamento il costo ricadrà integralmente sui piacentini
* il calmieramento attuato dalla Regione potrà avere solo una durata temporanea.
Comprendiamo quindi appieno le ragioni della posizione della associazione pendolari, di netto rifiuto della proposta.
Come Circolo della Margherita chiediamo ai nostri rappresentanti, politici e istituzionali, di fare propria la posizione della associazione e di respingere integralmente il piano delle Ferrovie.
Mentre forse potrà essere discutibile l'effetto della proposta su altre provicie emiliane, nel caso di Piacenza, che ha esigenze di mobilità proprie dell'area metropolitana milanese, la proposta non è nemmeno ricevibile.
Per la maggior parte dei pendolari piacentini questa proposta si tradurrebbe in un'ora al giorno di viaggio in più a un costo maggiore. Per altri, pensiamo ad esempio ai pendolari che fanno uso della stazione di Fiorenzuola, sarà il caso di pensare a cambiare lavoro o mezzo di trasporto.
In queste condizioni la proposta non può essere base per la discussione di un accordo, ma deve essere riscritta integralmente.
Se pur alcuni slogan usati dalle Ferrovie, e alla riunione fatti propri dalla regione, potrebbero sembrare positivi, si tratta invece di pura apparenza atta a mascherare un progetto insostenibile per Piacenza e provincia.
Su questi temi, concreti e chiari, vorremmo vedere il Partito prendere una posizione forte e chiara, a fianco dei cittadini piacentini e, se necessario, in confronto con la Regione.
Per chi volesse maggiori informazioni sulla proposta delle Ferrovie il sito dei pendolari piacentini è: http://www.pendolari.too.it
Carlo Annoni, portavoce del Circolo Piacenza Domani
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