Comunicato del Circolo POLIS di Piacenza
Quindici anni fa a Napoli piazza Plebiscito era un enorme parcheggio con migliaia di auto. Non senza incontrare proteste e resistenze il sindaco Bassolino vi proibì la sosta. Ci volle tempo per abituarsi. Oggi quella piazza è una delle più belle d’Italia. E i napoletani ne sono orgogliosi.
Dieci anni fa proteste altrettanto vibrate accompagnarono la scelta del centrosinistra piacentino di chiudere al transito Corso Vittorio Emanuele. Ci si è abituati. Alzi la mano ora chi vuole riaprirlo.
Il carattere populista delle manifestazioni pubbliche sulla Z.T.L. promosse in questi giorni per cavalcare ed esacerbare le emozioni di chi è chiamato a modificare qualche consolidata abitudine, rivelano quanto il centrodestra locale rappresenti un’anomalia rispetto ai proclamati desideri di dare vita ad una destra moderata e moderna di stampo europeo.
Incapace di indicare soluzioni alternative si aggrappa ad ogni mugugno per trasformare le scelte amministrative in capri espiatori della propria inadeguatezza propositiva. Il populismo è l’unica costante che emerge dal tentativo di tenere insieme istinti e Istituzioni.
Le misure sul traffico e la battaglia per avere un’aria più respirabile dovrebbero invece essere trasversali. Ma non possono essere rinviate a dopo la realizzazione dei sospirati parcheggi o prevedere interventi palliativi, inutili, propagandistici, elettorali, come il blocco del traffico domenicale o lo spegnimento dei caminetti sostenuti da Formigoni in Lombardia. Il problema dell’aria è ormai da diversi anni strutturale. Per uscirne occorrono piani strategici globali, seri. Non serve nemmeno polemizzare chiedendo cosa ha fatto il c.d. quando ha amministrato. Serve chiedersi cosa fare insieme. Non si può pensare a grandi opere, alla Piacenza del 2020 senza pensare anche alla salute dei suoi abitanti. In particolare quelli meno abbienti che non possono andare ad ossigenarsi nel week end. Bisogna poi coinvolgere tutti i comuni della cintura. Disporre di risorse per ridurre i costi dei biglietti ed aumentare gli autobus non inquinanti: a ciò vanno destinate risorse del bilancio statale e prioritariamente gli introiti dei parchimetri. Attivare rapidamente i parcheggi scambiatori nelle aree liberate dagli sfasciacarrozze per incentivare l’uso degli autobus navetta che incontrano il gradimento delle persone e non attirano in città troppe auto. Certo poi bisogna incidere anche sugli impianti di riscaldamento individuando quelli non a norma, forse anche abbassare di un grado le temperature, usare di più la bicicletta grazie a nuove piste ciclabili.
In questa situazione occorre pazienza da parte dei cittadini e determinazione da parte degli amministratori, non titubanze e ripensamenti. Perché non sempre chi grida più forte ha anche ragione.
Circolo “Polis”
D.L. La Margherita
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